Quali diversi tipi di test allergologici esistono?

Sulla base della situazione in atto, si possono eseguire quattro tipi di test. Qui di seguito, la Dssa Sayag spiega procedure e obiettivi di ciascun test.

  1. Prick test cutaneo. Si applica una goccia di allergene sull’avambraccio. Con l’ausilio di un minuscolo ago, si punge la pelle per favorire la penetrazione dell’allergene. Il test verifica l’immediatezza della reazione allergica: i risultati sono visibili dopo 15 - 20 minuti. La comparsa di un gonfiore arrossato (pomfo) indica che il paziente è positivo al test. Gli allergeni utilizzati nel test sono diffusi nell’aria (presenti nell’atmosfera: acari, peli di animali, pollini, muffa) o sono correlati al cibo (latte vaccino, albume, arachidi, noci, pesce, frutti con nocciolo …).
  2. Misurazione delle immunoglobuline E (IgE) nel sangue. Le IgE sono anticorpi specifici che si sviluppano in reazione a determinate allergie del sistema respiratorio o di tipo alimentare.
  3. Test di provacazione orale alimentare (TPO), eseguito solo in ambiente controllato ospedaliero (per questioni di sicurezza): consiste nella somministrazione progressiva di sempre maggiori dosi di un alimento sospettato di provocare reazioni allergiche. È l’unico modo per accertare con sicurezza la presenza di un’allergia alimentare.
  4. Patch test: si eseguono nel caso di sospetta allergia da contatto. Questi test determinano la presenza di una reazione allergica con meccanismo ritardato. Si inizia applicando le European Standard Series, definite dal Gruppo di ricerca internazionale sulla dermatite da contatto (International Contact Dermatitis Research Group - ICDRG): utilizzando i 30 allergeni più frequentemente responsabili nelle allergie da contatto (metalli quali nickel, profumi, conservanti, medicine, ingredienti cosmetici quali  il balsamo del Perù o la lanolina …), proseguendo con altri test specifici, se necessario. I test sono applicati con modalità occlusive (cerotti, bendaggi) per un periodo compreso fra 48 e 72 ore. Qualora comparisse un piccolo eczema, il test si ritiene positivo e i risultati sono registrati al termine del periodo stabilito. In un recente studio (2018), gli allergeni riscontrati come più ricorrenti nei bambini atopici sono il nickel, il methylchoroisothiazolinone e il cocamidopropyl betaine. Pungere le orecchie di un bambino atopico può provocare un’allergia da nickel.

Come sottolinea la Dssa Sayag, i risultati dei test devono essere interpretati con molta attenzione. “Un test positivo rivela la sensibilità verso un tipo di allergene, ma può non corrispondere obbligatoriamente a una vera allergia. La rilevanza clinica di un test positivo deve sempre essere verificata. Quando si riscontra la positività di un test, è possibile presumere un miglioramento nella condizione cutanea evitando contatti con l’allergene specifico. Tuttavia, il livello di miglioramento nella pelle varia secondo i segni clinici e il tipo di allergene.”

 

Un test positivo rivela la sensibilità verso un tipo di allergene, ma può non corrispondere obbligatoriamente a una vera allergia

 

In quali casi è consigliabile eseguire test allergologici?

Non è necessario sottoporre a test allergologici tutti i bambini atopici, conferma la Dssa Sayag che, qui di seguito, ci offre un dettaglio delle tre situazioni in cui i test sono utili. 

  • Dr Michèle Sayag, allergologist

    Dssa Michèle Sayag, Allergologa - Francia.

    Nei pazienti con dermatite atopica, una valutazione allergologica non è strettamente necessaria e nemmeno utile ai fini della diagnosi della malattia o di un trattamento efficace per il paziente. Tuttavia, potrebbe essere necessaria nei casi in cui, per esempio, i fattori allergici potrebbero indurre ad un peggioramento dell’eczema.” La Dssa Sayag definisce per noi i diversi test e quando sottoporsi ad essi.

    Dssa Michèle Sayag, Allergologa - Francia.
Step 1

Quando l’eczema atopico non migliora, o addirittura peggiora, nonostante sia trattato in modo corretto con un prodotto anti-infiammatorio locale

Step 2

Quando il bambino con atopia presenta difficoltà di crescita (curva dell’indice della massa corporea interrotta o ritardata)

Step 3

Quando l’eczema è accompagnato anche da

  • Sintomi che richiamano un’allergia alimentare (cibo assunto o contatto cutaneo)
  • Sintomi respiratori (asma, rinite) o digestivi (vomito, diarrea)
  • Sintomi che richiamano un’allergia da contatto (in zone specifiche: labbra, mani, piedi, viso)

Punti chiave da ricordare

  • Non è necessario ricorrere sistematicamente a test allergologici in presenza di dermatite atopica. Un test è necessario solo in alcuni casi specifici.
  • Un test allergologico completo può prevedere sino a quattro tipi di test diversi.
  • Un test positivo può rivelare la sensibilità a un allergene senza necessariamente indicare la presenza di un’allergia.
Riferimenti
Consensus Conference – Caring for atopic dermatitis in a child.  Ann Dermatol Venereol 2005, 132: 82-91
F. RANCÉ, What is the utility in complementary exams to diagnose and care for atopic dermatitis? mt pédiatrie 2007, 10: 69-80
J. ROBERT, Living better with allergies in children. Odile Jacob, 2012
OZCEKER D, HASALK F, DILEK F, SIPAHI S, YUCEL E, GULER N, TAMAY Z, Contact sensitization in children with atopic dermatitis. Allergol Immunopathol 2018 Sep 4: S0301-0546(18)30100-9